martes, 26 de xaneiro de 2016
A FRANCO BATTIATO
Com´era contagioso e nuovo il cielo...
e c´era qualche cosa piú nell´aria
Cerco un centro di gravitá permanente
che non mi faccia mai cambiare idea
sulle gente
Per terra ignote vanno le nostre legione
A fondare in colonie a immagine di Roma
"Delenda Carthago"
Questo secolo oramai fine
saturo de parassiti senza dignitá
mi spinge solo ad essere migliore con piú volonta
E ti vengo a cercare
anche solo per vederti o parlare
perche o bisogno della tua presenza
Vedete come va il mondo?
Ecco com´e che va il mondo
Volano gli uccelli volano
nello spazio tra le nuvole
con le regole assegnate
A queste parte di universo
al nostro sistema solare
aprono le ali
scendono in picchiata atterrano
meglio di aeroplani
I Pigmei dell´Africa,si siedono per terra
con un rito de socialitá
Gli aborigini d´Australia
si stendono sulla terra
Spero che ritorni presto
L´Era del Cinghiale Bianco
Ti porteró soprattutto il silenzo
e la pazienza
E gli orizzonti perduti non ritornano mai...
le nuvole non possono annientare il sole
Il dolci sogni dell´etá sognante
splendidi fiori,felicitá
E il mio maestro me insegnó com´é difficile trovare
l´alba dentro l´imbrunire
Cerco di rilassarmi e abbandonarmi
tanto da non avere piú tensioni o affannni
Ti senti sola con la tua libertá
ed é per questo che tu ritornerai
E quannu t´ancuntru ´nda satrata
mi veni ´na scossa ´ndo cori
´ccu tuttu ca fora si mori
Mare mare mare voglio annegare
portarmi lontano a naufragare
via via da queste sponde
portami lontano sulle onde
Ed é in centro sguardi che...
si vede l´infinito
C´é nu giardinu ammezu di lu mari
tuttu intssutu di aranci e ciuri
E gira ttutt´intorno la stanza
mentre si danza,danza
Te lo leggo negli occhi
tu lo leggi nei miei
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